Descrizione delle opzioni
La stazione appaltante si riserva:
• la facoltà di modificare, ai sensi dell’art. 106, comma 1 del codice la durata del contratto di appalto, senza una nuova procedura di affidamento, per il tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure per l’individuazione del nuovo contraente. In tal caso il contraente è tenuto all’esecuzione delle prestazioni oggetto del contratto agli stessi – o più favorevoli – prezzi, patti e condizioni, come meglio specificato nel Capitolato Speciale d’Appalto parte I, art.135 “Proroghe”.
• La facoltà di ridurre ai sensi dell’art. 106, comma 1 lett.a) del codice la durata dell’appalto. L’ammontare residuo dei canoni mensili non corrisposti, sarà oggetto di ordinativi d’intervento “a misura” da parte del direttore dell’esecuzione, sulla base del vigente prezziario “Assoverde 2022”, costituente riferimento per il settore agrotecnico.
• la facoltà di procedere alla consegna dei servizi in via d’urgenza, ai sensi dell’art. 32, comma 8 del D.Lgs. n. 50/2016, nelle more della sottoscrizione del contratto.
La Stazione Appaltante si riserva altresì di consegnare i servizi oltre la data iniziale prevista, nel caso in cui l’efficacia dell’aggiudicazione non intervenga in tempo utile. Tale eventuale rinvio non comporterà uno slittamento della data finale dei servizi né un diritto a risarcimento in capo all’aggiudicatario per la conseguente riduzione dell’entità dei servizi affidati.
In particolare, la stazione appaltante si riserva la facoltà di rinnovare il contratto, alle medesime condizioni, per una durata pari a 9 (nove) mesi, per un importo di € 535.500,00, al netto di Iva e/o di altre imposte e contributi di legge, nonché degli oneri per la sicurezza dovuti a rischi da interferenze. La stazione appaltante esercita tale facoltà comunicandola all’appaltatore mediante posta elettronica certificata almeno tre mesi prima della scadenza del contratto originario
L’Amministrazione si riserva altresì di modificare l’importo complessivo presunto in aumento o in diminuzione, in base all’effettivo fabbisogno che si manifesterà nel corso del periodo contrattuale, entro i limite di 1/5, ai sensi dell’art. 11 R.D. 18.11.1923 n. 2440 e dell’art. 106, comma 12 del D.Lgs 50/2016, mantenendo invariate le condizioni di aggiudicazione e senza che la ditta aggiudicataria possa sollevare eccezioni, pretendere ulteriori indennità oltre il prezzo o far valere il diritto alla risoluzione del contratto.
L’Amministrazione si riserva altresì la facoltà di ridurre ai sensi dell’art. 106, comma 1 lett. a) del codice la durata dell’appalto. L’ammontare residuo dei canoni mensili non corrisposti sarà oggetto di ordinativi d’intervento “a misura” da parte del direttore dell’esecuzione, sulla base del vigente prezziario “Assoverde 2022”, costituente riferimento per il settore agrotecnico.
Ai sensi dell’art. 35, co. 4 del Codice, il valore massimo stimato comprensivo di ogni eventuale opzione, aumento del quinto d’obbligo, rinnovo o proroga dell’appalto, è pari a Euro 1.178.100,00 (Euro unmilionecentosettantottomilacento/zero) inclusi gli oneri per la sicurezza ed esclusa l’Iva, dato dalla seguente somma: Euro 535.500,00 (base d’asta) + Euro 107.100,00 (aumento del quinto) + Euro 178.500,00 (proroga di tre mesi) o Euro 535.500,00 (rinnovo).