Descrizione dell'appalto
Piano di divulgazione delle conoscenze sulle peculiarità del riso coltivato in Italia in tutti i suoi ambiti, da ideare e realizzare sulla base delle informazioni che saranno fornite dalla stazione appaltante (a titolo esemplificativo e non esaustivo: il legame con l’ambiente, la salubrità, la naturalità, le differenti tipologie e utilizzi, la versatilità).
Il piano di divulgazione non potrà avere alcun contenuto promozionale e pubblicitario nel rispetto delle disposizioni ministeriali di cui alla nota MEF prot. 72730/2018, pertanto non potrà prevedere azioni per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e spese di rappresentanza qualificabili alla stregua di azioni di pubblicità e di persuasione.
Il piano di divulgazione dovrà avere diffusione a livello nazionale ed essere orientato al rispetto dei seguenti principi:
— esaltazione delle caratteristiche salutistiche del riso,
— enfatizzazione del processo di trasformazione del riso, esclusivamente meccanico, che non subisce quindi alterazioni di altro tipo,
— diffusione delle informazioni relative alle varietà tradizionali ed al loro impiego, alla nuova legge del mercato interno del riso (D.Lgs. 131/2017) concernente le nuove norme relative alle denominazioni di vendita e alla commercializzazione delle varietà di «riso classico»,
— diffusione di informazioni relative al marchio collettivo registrato dall’Ente Nazionale Risi «riso italiano» ed ai risi a denominazione di qualità DOP ed IGP,
— superamento dei preconcetti legati al consumo di riso,
— correlazione tra prodotto e territorio,
— diffusione della conoscenza dei risi pigmentati, dei relativi nomi e dell’impiego,
— incremento delle informazioni sul riso tra i giovani,
— valorizzazione dei sottoprodotti della catena produttiva del riso,
— coinvolgimento nella campagna divulgativa del maggior numero di regioni italiane,
— coinvolgimento nella campagna divulgativa delle scuole elementari, delle medie e delle superiori, in particolare gli istituti alberghieri,
— individuazione di soggetti autorevoli in campo scientifico, ad esempio presso le Università, da coinvolgere nell’attività di divulgazione,
— eventuale presenza di un testimonial che divulghi la conoscenza sulle peculiarità del riso italiano,
— eventuale individuazione ed acquisto di brevi spazi televisivi per servizi redazionali in trasmissioni divulgative,
— diffusione degli audiovisivi già realizzati dall’Ente,
— organizzazione di visite guidate presso il Centro Ricerche sul Riso con sede a Castello d’Agogna (PV).