Affidamento nella provincia di Trieste del servizio di accoglienza dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Periodo 1.8.2016 — 31.12.2016
La presente procedura è volta ad affidare il servizio di accoglienza in provincia di Trieste dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale,
La procedura si rende necessaria in considerazione della consistente presenza di richiedenti protezione internazionale in provincia, fortemente incrementatasi a partire dal 2013, e dell'esaurimento dei posti disponibili a livello nazionale presso i centri governativi di prima accoglienza e nella rete dello S.P.R.A.R. a causa dei massicci arrivi che si registrano nel nostro Paese.
Occorre pertanto procedere ai sensi dell'art. 11 del D.Lgs. 18.8.2015, n. 142, in base al quale, ricorrendo i presupposti descritti, l'accoglienza è assicurata a livello territoriale in strutture temporanee individuate dalle Prefetture — Uffici territoriali del Governo secondo le procedure di affidamento dei contratti pubblici.
Il fabbisogno di posti di accoglienza viene determinato in n. 1 000 unità, comprendenti i cittadini stranieri richiedenti protezione attualmente presenti, nonché un'ulteriore quota necessaria, secondo le direttive del Ministero dell'Interno, a far fronte alle presumibili esigenze di accoglienza che si presenteranno fino al 31.12.2016.
Si precisa che l'esecuzione del servizio da parte dell'operatore individuato a seguito della presente procedura è eventuale ed avverrà solo a seguito di richiesta da parte dell'Amministrazione, spettando compensi all'aggiudicatario solo nel caso in cui la Prefettura di Trieste effettivamente invii cittadini stranieri richiedenti protezione presso le strutture messe a disposizione ed esclusivamente per il numero di persone effettivamente ospitate.
L'Amministrazione si riserva la facoltà di verificare, preventivamente all'affidamento del servizio, l'idoneità, la capienza e la compatibilità della dislocazione sul territorio delle strutture proposte, escludendole dall'accoglienza ove non si accertino condizioni di idoneità sufficienti alla stregua delle previsioni del presente bando. Le strutture offerte in sede di gara dovranno essere disponibili per l'accoglienza entro 5 giorni dalla comunicazione dell'aggiudicazione definitiva da parte dell'Amministrazione.
Oggetto del presente affidamento sono i servizi da erogare in provincia di Trieste a favore dei cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale.
I servizi richiesti concorrono a fornire la c.d. accoglienza integrata, trattandosi di interventi materiali di base (vitto e alloggio) e contestualmente di servizi volti a sostenere percorsi di inclusione sociale, funzionali alla (ri)conquista dell'autonomia individuale.
L'accoglienza integrata è pertanto costituita dai seguenti servizi minimi garantiti:
1. accoglienza materiale;
2. mediazione linguistico-culturale;
3. orientamento e accesso ai servizi del territorio;
4. formazione e riqualificazione professionale;
5. orientamento e accompagnamento all'inserimento lavorativo;
6. orientamento e accompagnamento all'inserimento abitativo;
7. orientamento e accompagnamento all'inserimento sociale;
8. orientamento e accompagnamento legale;
9. tutela psico-socio-sanitaria.
Per quanto riguarda le modalità di attivazione e di gestione dei servizi si rinvia al «Manuale operativo per l'attivazione e la gestione dei servizi di accoglienza e integrazione per richiedenti e “titolari di protezione internazionale” (Ed. settembre 2015), di seguito denominato “Manuale operativo SPRAR” e al “Manuale unico di rendicontazione” (disponibili sul sito web:
http://www.serviziocentrale.it).
Circa il contenuto dei predetti servizi, si specifica comunque quanto segue.
1. Accoglienza materiale
Il soggetto gestore ha l'obbligo di:
— alloggiare gli ospiti in strutture — appartamenti o in subordine centri collettivi di capienza non superiore ai 70 posti — in possesso dei requisiti previsti dalle norme vigenti in materia di urbanistica, edilizia, prevenzione incendi, igiene e sicurezza;
— somministrare quotidianamente il vitto (composto di colazione, pranzo e cena) curando di soddisfare le particolari necessità delle persone accolte in modo da rispettarne tradizioni culturali e religiose;
— fornire effetti letterecci, biancheria per la casa, vestiario e prodotti per l'igiene personale in quantità sufficiente e rispettando le esigenze individuali di igiene e decoro;
— fornire il “pocket money”, nella misura di 2,50 EUR pro-capite/pro-die, fino ad un massimo di 7,50 EUR per nucleo familiare, da erogare preferibilmente sotto forma di “buoni” (spendibili in strutture ed esercizi convenzionati) o di carte prepagate da utilizzare a seconda delle necessità dell'ospite (per schede telefoniche, alimentari, giornali, biglietti per trasporto pubblico, ecc). Il pocket money verrà erogato dalla struttura ospitante, in relazione alle effettive presenze registrate per ciascun ospite, dietro firma da parte del destinatario a riprova dell'avvenuta erogazione;
— fornire una tessera telefonica da 15 EUR all'atto dell'ingresso dell'ospite.
La distribuzione dei suddetti beni dovrà essere tracciata a mezzo di conservazione di ricevute firmate che indichino le date e le quantità erogate, da esibire a richiesta.
In caso di alloggiamento degli ospiti in appartamento, è ammessa, ove ritenuto opportuno ed all'esclusivo fine di favorirne l'autonomia e l'integrazione, la diretta gestione da parte delle persone accolte, dei seguenti servizi, altrimenti da erogarsi da parte del gestore:
— acquisto dei generi alimentari, secondo le modalità indicate dal soggetto gestore, e preparazione dei pasti. In tal caso le strutture dovranno essere dotate di idonei apparecchi e attrezzatura per la conservazione e la preparazione delle vivande;
— pulizia dei locali e lavanderia della biancheria personale (non quella degli effetti letterecci). In tal caso i prodotti e le attrezzature necessarie saranno forniti dal gestore e le strutture dovranno essere dotate di idonei apparecchi di lavatura e asciugatura.
2. Mediazione linguistico-culturale
Il servizio di mediazione linguistico-culturale è da considerarsi trasversale e complementare agli altri servizi erogati.
Il soggetto gestore ha l'obbligo di garantire la mediazione linguistico-culturale al fine di facilitare la relazione e la comunicazione, sia linguistica (interpretariato) che culturale, tra i singoli beneficiari, il progetto di accoglienza e il contesto territoriale (istituzioni, servizi locali, cittadinanza).
3. Orientamento e accesso ai servizi del territorio
Il soggetto gestore ha l'obbligo di:
— facilitare i beneficiari nell'accesso e nella fruibilità dei servizi minimi erogati sul territorio previsti dal Manuale operativo SPRAR;
— garantire l'assistenza sanitaria e facilitare la presa in carico dei beneficiari e la tutela della salute;
— garantire l'inserimento scolastico dei minori e l'istruzione degli adulti;
— garantire ai beneficiari l'accesso, la fruibilità e la frequenza dei corsi di apprendimento e approfondimento della lingua italiana, senza interruzioni nel corso dell'anno, per un numero minimo di 10 ore settimanali. In assenza di servizi adeguati sul territorio, adottare le misure necessarie per l'acquisizione degli elementi linguistici;
— garantire l'iscrizione ai corsi di educazione per gli adulti e monitorarne la successiva frequenza;
— orientare i beneficiari alla conoscenza del territorio (trasporti pubblici, poste, farmacie, associazioni, etc.).
4. Formazione e riqualificazione professionale
Il soggetto gestore ha l'obbligo di:
— predisporre strumenti volti alla valorizzazione dei singoli background tenendo conto delle aspettative dei beneficiari dei beneficiari (curriculum vitae, bilancio e certificazione delle competenze, ecc.);
— orientare e accompagnare i beneficiari alla formazione e riqualificazione professionale (corsi, tirocini formativi, ecc.) al fine di favorire l'acquisizione di nuove competenze;
— facilitare le procedure di riconoscimento dei titoli di studio e professionali e favorire l'accesso all'istruzione universitaria.
5. Orientamento e accompagnamento all'inserimento lavorativo
Il soggetto gestore ha l'obbligo di:
— garantire l'informazione sulla normativa italiana in materia di lavoro, l'orientamento ai servizi per l'impiego presenti sul territorio e l'accompagnamento all'inserimento lavorativo (contratto di apprendistato, borsa-lavoro, contratto a tempo determinato, ecc);
— facilitare i percorsi di inserimento lavorativo in ambienti protetti, laddove le caratteristiche personali dei singoli beneficiari o le condizioni di vulnerabilità, permanenti o temporanee lo richiedano.
6. Orientamento e accompagnamento all'inserimento abitativo
Il soggetto gestore ha l'obbligo di:
— garantire l'informazione sulla normativa italiana in materia;
— favorire l'accesso all'edilizia residenziale pubblica, nonché al mercato privato degli alloggi attraverso azioni di promozione, supporto ed eventuale intermediazione tra beneficiari e locatori/proprietari;
— facilitare i percorsi di inserimento abitativo in ambienti protetti, laddove le caratteristiche personali dei singoli beneficiari o le condizioni di vulnerabilità, permanenti o temporanee lo richiedano.
7. Orientamento e accompagnamento all'inserimento sociale
Il soggetto gestore ha l'obbligo di:
— promuovere la realizzazione di attività di sensibilizzazione e di informazione al fine di facilitare il dialogo tra i beneficiari e la comunità cittadina;
— promuovere e sostenere la realizzazione di attività di animazione socio-culturale mediante la partecipazione attiva dei beneficiari (eventi di carattere culturale, sportivo, sociale, ecc);
— costruire e consolidare la rete territoriale di sostegno al progetto coinvolgendo gli attori locali interessati;
— promuovere la partecipazione dei beneficiari alla vita associativa e pubblica del territorio, anche in previsione di eventi interamente auto-organizzati.
8. Orientamento e accompagnamento legale
Il soggetto gestore ha l'obbligo di:
— garantire l'orientamento e l'accompagnamento nell'interlocuzione con gli attori istituzionali preposti alle diverse fasi della procedura di riconoscimento della protezione internazionale;
— garantire l'orientamento e l'informazione legale sulla normativa italiana ed europea in materia d'asilo;
— garantire l'informazione sui diritti e i doveri sanciti dall'ordinamento italiano;
— garantire l'orientamento e l'accompagnamento in materia di procedure burocratico-amministrative;
— garantire l'informazione sulla normativa italiana in materia di ricongiungimento familiare, il supporto e l'assistenza all'espletamento della procedura;
— garantire l'informazione sui programmi di rimpatrio assistito e volontario;
— provvedere all'informazione degli ospiti sulle regole comportamentali all'interno della struttura e sulla relativa organizzazione.
9. Tutela psico-socio-sanitaria
Il soggetto gestore ha l'obbligo di:
— garantire l'attivazione di supporto sanitario di base e specialistico;
— garantire l'attivazione del sostegno psico-sociale in base alle specifiche esigenze dei singoli beneficiari;
— garantire l'orientamento, l'informazione e l'accompagnamento in materia di protezione sociale e previdenza;
— nel caso di beneficiari con esigenze specifiche di presa in carico, garantire l'attivazione dei necessari interventi psico-socio-sanitari con servizi mirati ed effettivi che attuino le misure di assistenza e supporto;
— costruire e consolidare la collaborazione con gli attori che, a diverso titolo possono partecipare ai percorsi di supporto, riabilitazione e cura dei beneficiari portatori di specifiche esigenze socio-sanitarie;
— costruire e consolidare la collaborazione con gli attori, pubblici e privati, che a diverso titolo possono partecipare alla gestione di eventuali situazioni emergenziali.
Nel caso di beneficiari con disagio mentale o psicologico, le attività dei progetti di accoglienza vanno a integrare e completare l'attività di valutazione dei bisogni e di definizione del programma terapeutico-riabilitativo individuale attivato dai servizi per la salute mentale del territorio. Pertanto il soggetto gestore dovrà attivare programmi di supporto e di riabilitazione in maniera concordata e continuativa con la struttura sanitaria locale preposta, e, laddove la situazione clinica lo richieda, programmare la presa in carico diretta da parte dei dipartimenti di salute mentale presso le proprie strutture residenziali.
Nel caso di beneficiari disabili e/o con necessità di assistenza sanitaria, sociale e domiciliare, specialistica e/o prolungata, attivare programmi di supporto, cura e riabilitazione concordati con la struttura sanitaria preposta.
Gestione amministrativa degli ospiti. Il soggetto gestore ha altresì l'obbligo di provvedere alla registrazione degli ospiti (dati anagrafici, nazionalità, data di entrata, data della dimissione, tempi di permanenza) e alla trasmissione di un report giornaliero dei presenti alla Prefettura ed alla Questura di Trieste con le modalità che saranno comunicate dalla stazione appaltante. Il report dovrà contenere le firme degli ospiti, attestanti la loro presenza nella struttura, che il gestore è tenuto a raccogliere quotidianamente.
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Il gestore s'impegna, con piena assunzione di responsabilità sui risultati, all'erogazione dei servizi, degli interventi e delle prestazioni relative all'accoglienza ed all'assistenza, come sopra indicati e dovrà trasmettere bimestralmente alla Prefettura una dettagliata relazione sui servizi erogati.
L'impegno del gestore e la corrispondente obbligazione del pagamento del corrispettivo sorgono esclusivamente dal momento della segnalazione da parte di questa Prefettura del nominativo da accogliere, ed analogamente cessano dalla comunicazione della Prefettura relativa al venir mano dei presupposti dell'accoglienza ai sensi della normativa vigente.
Sono a carico del gestore retribuzione del personale utilizzato per l'esecuzione dei servizi oggetto di gara e tutti gli oneri assicurativi, previdenziali e della sicurezza sul lavoro, in ottemperanza alle norme vigenti in materia. Nessun corrispettivo sarà erogato per l'uso e la gestione delle strutture e per la manutenzione ordinaria e straordinaria nonché per le utenze che sono interamente a carico del gestore.
L'affidatario dovrà altresì assumersi l'ulteriore obbligo di gestire l'accoglienza dei richiedenti asilo anche presso immobili demaniali eventualmente messi a disposizione dalla Prefettura, durante il periodo di affidamento, verso un corrispettivo da rideterminarsi in ragione del valore locativo dell'immobile stesso.
Scadenza
Il termine per la ricezione delle offerte era 2016-06-03.
L'appalto è stato pubblicato su 2016-04-26.
Fornitori
I seguenti fornitori sono menzionati nelle decisioni di aggiudicazione o in altri documenti di appalto:
Chi?
Cosa?
Storia dell'approvvigionamento
Data |
Documento |
2016-04-26
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Avviso di gara
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2016-07-01
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Avviso di aggiudicazione
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